Cervello e gestione dei pensieri negativi
Come nutri il tuo cervello?
Il cervello va nutrito di cibi sani. Così come nutriamo il nostro corpo di cibi sani, facciamo attività sportiva, allo stesso modo il nostro cervello va alimentato con sostanze buone e sane. In questo caso non mi riferisco al cibo vero e proprio ma per cibo intendo i pensieri positivi. Per stare bene e risolvere le sfide della vita dobbiamo rimanere positivi, questo può avvenire solo dando al nostro cervello materiale positivo. Il modo in cui pensiamo è importante per la determinazione delle nostre percezioni e sensazioni. Se pensiamo in modo positivo, avremo una sensazione di carica ed energia. Se pensiamo in modo negativo, saremo avvolti da un’energia negativa che non ci porterà da nessuna parte.
Come riconoscere l’insorgere dei pensieri negativi?
- Esagerata generalizzazione. Quando da un singolo evento deriviamo una conclusione generale. Se qualcosa di brutto ci accade una volta, ci convinciamo che accadrà di nuovo. Tendiamo ad usare termini come “sempre” e “mai”.
- Abstrazione selettiva. Quando ci si concentra sugli aspetti negativi e si ignorano totalmente quelli positivi.
- Tutto o Niente. Pensare in bianco e nero, le cose sono giuste o sbagliate, una tendenza a vedere le cose con le prospettive estreme.
- Personalizzazione. Quando ci prendiamo la responsabilità per cose che non ci riguardano. Pensando che quello che le persone dicono sia rivolto a noi.
- Catastrofi. Quando valutiamo qualcosa in modo esagerato e pensiamo sempre che accadrà un disastro.
- Predizione del futuro. Quando anticipiamo il futuro facendo previsioni negative basate su comportamenti del passato o eventi del passato non andati a buon fine.
- Motivazione emotiva. Quando confondiamo le nostre sensazioni con i fatti.
- Dovere. L’uso del verbo “dovere” può stabilire delle aspettative non realistiche per te e per gli altri. Comprende un atteggiamento e un modus operandi rigido che non ammette flessibilità.
- Magnificazione/Minimizzazione. La tendenza a ingigantire l’importanza delle informazioni negative e allo stesso tempo la tendenza a minimizzare il significato delle esperienze o informazioni positive.
Cosa fare?
Innanzitutto prendere coscienza e riconoscere questi comportamenti è il primo passo per imparare a cambiarli. Nel momento in cui individuo e riconosco, sono in grado di dare un nome a quel comportamento malsano e solo allora potrò lavorarci per trasformarlo in un’azione positiva.
1. Fermati e chiediti, “Voglio continuare a pensare in questo modo? Voglio rovinarmi e non uscirne più?” La risposta è No.
2. Distraiti. Analizzare e pensare alle proprie difficoltà non aiuta. Vai a fare una passeggiata, una corsa, ascolta della musica a volume alto, fai una telefonata a un amico.
3. Sostituisci il pensiero negativo con uno positivo. Fai diventare il “Sono proprio senza speranza” in “Ci metterò tanto ma ce la farò!”
4. Muoviti. Alzati se sei seduto, cambia stanza, alza lo sguardo in alto, guarda la luce del sole.
TIPS: Ricorda a te stesso che tutto passa. Il momento difficile passerà, come tutto. Allenati. Ripeti questo esercizio più volte, fino a diventare un esperto. Se non riuscirai non perderti d’animo, usa quella esperienza come allenamento e fanne tesoro per la prossima volta. Quando riuscirai nell’esercizio, sii fiero di te stesso e premiati!